Intrecci (Sardegna parte 1)

“Danno una super mareggiata! ci dovremo tenere alle poltrone perché si ballerà in nave… Venti fortissimi e onde giga ma quando arriviamo la ci divertiremo un sacco, ci sarà una condizione top…” Ecco, queste sono le belle notizie che mi dà Nick prima di partire per la nostra ennesima luna di miele, come le chiama lui. Io ho prenotato i biglietti già pensando alla traversata notturna da incubo. Fortunatamente abbiamo ballato per due orette poi comunque la sonno ha avuto la meglio. Coccolati dalle onde, si dorme anche meglio!

Non abbiamo resistito… per il secondo anno di fila siamo tornati in Sardegna, a Natale e con molti più giorni a nostra disposizione. E chi ci ferma più? Dopo i 21 giorni in Spagna del nord quest’estate, il camper è la nostra casa, lo stile di vita “wild and free” ci ha conquistato e non riusciamo più a farne a meno. Appena arrivati in terra sarda, ho sbagliato strada. Ragazzi con camper al seguito ascoltatemi: la Sardegna è la regione con le strade più intricate e complicate del mondo. Se srotoli le strade della Sardegna e le metti su una linea retta credo che si possa fare il giro del mondo, in lungo e in largo. Quindi: navigatore sempre acceso, controllo della strada, se ha troppe curve si cambia percorso (meglio piu lungo e con poche curve), atlante stradale alla mano (si sa mai che il navigatore perda il segnale o peggio voglia farti fare una strada che non esiste!) e un occhio anche alle indicazioni sui segnali stradali. Triplice controllo, sempre! Dopo aver fatto la strada che da Sassari va a Tempio Pausania e che ti porta poi a Porto Pollo, una notte, senza luna, da soli… Gli unici in strada… Abbiamo deciso che il triplice controllo era l’unico modo di non trovarsi più in strade così. Quello, e partire con il sole. La luce del giorno è un toccasana per la vista e l’umore.

Bene, quindi arriviamo e…dimenticando la legge del “triplice controllo”, indico a Nick la strada sbagliata. Ma non sbagliata perché piena di curve, sbagliata perché stavamo andando da tutt’altra parte di dove dovevamo andare. Dopo alcune deviazioni di percorso (il triplice controllo a volte ha delle piccole falle) arriviamo finalmente davanti alla nostra prima spiaggia!

Primo spot di questo viaggio: La Ciaccia. Arriviamo che c’è nuvolo e una brezza leggera, e sembra che il tempo si sia fermato all’anno scorso. C’è lo stesso furgone con impianto eolico di un tizio tedesco nella stessa identica posizione. E ci sono anche i nostri amici surfisti: Patty e Valerio, i signori che abbiamo incontrato lo scorso anno sempre in Sardegna. Bello averli incontrati di nuovo e bello poi aver fatto carovana con loro per tutto il viaggio. Sono stati un ottima compagnia e una bellissima scoperta. Ho già detto quanto adori la dinamica degli incontri nel viaggio. Incontrare persone nuove, storie nuove, vite diverse che si incontrano e si incrociano come i fili di lana in una matassa. Ognuno porta qualcosa all’altro, ognuno dona un’emozione, uno spunto di riflessione, un ricordo all’altro. E questo continuo a ritenerla una cosa magica. Io che sono sempre così timida e riservata mi faccio affascinare da quest’intreccio di vite. Forse perché è una cosa che io ritrovo solo in un viaggio, in un incontro tra viaggiatori. Quante persone si conoscono lavorando, si incontrano di sfuggita in palestra, al bar, al supermercato? Quante di quegli incontri nella vita di tutti i giorni rimangono dentro di noi? Credo davvero pochi. Facciamo fatica anche a salutarci, a scambiare qualche parola, figuriamoci a lasciare un pezzetto di noi ad un estraneo. Condivisione di spazi, nient’altro.

Patty e Valerio sono le prime persone che ho incontrato quando ho scoperto di essere una viaggiatrice. Oddio, utilizzare la parola viaggiatrice e la sottoscritta nella stessa frase è quasi un eresia. Però sto lavorando perché il mio essere da viaggiatrice venga sempre più fuori… E intanto inizio a scoprire questo bellissimo mondo fatto di sognatori e giramondo. Lo scorso anno nella prima mia vacanza vera in camper in libera (che significa senza nessun appoggio di aree sosta o campeggi) ho conosciuto queste due persone che mi avevano subito colpito. Avevo già scritto di Patty in un altro articolo del blog. Avevamo passato pochissimo tempo insieme e mi aveva già donato tanto. Quest’anno che abbiamo passato molto tempo condividendo km di strada macinati, onde e sole e la mia stima nei suoi confronti si è moltiplicata. Lei è Valerio sono una coppia genuina, spiritosa, uniti da passioni in comune, una coppia sana che mi fa ridere quando scherzano tra di loro, lui riflessivo e attento, lei un tornado di energia, un vulcano in eruzione. È anche grazie a loro che ho ricominciato a scrivere il blog. Mi hanno ridato la voce. Dite che è poco? È solo un esempio di cosa possa un incontro smuovere dentro di voi… Di quello che smuove un viaggio.

Di quello che è avvenuto alla Ciaccia e negli altri spot ve lo racconterò con calma. La voce l’ho appena ripresa. Non voglio perderla subito raccontandovi tutto.