Tsunami

Non ho più scritto. Non sapevo più che scrivere. Sono stati mesi complicati. Mi sono ritrovata davanti a scelte che, appena fatte mi sembravano le più azzeccate e poi subito dopo si sono rivelate essere scelte errate e inconcludenti. Questo mi ha portato a chiedermi cos’avessi concluso fino a quel momento, che cosa volevo dalla mia vita futura? Sono brutte le aspettative che non vengono realizzate, è brutto sentirsi svuotato e senza più nessun appiglio al quale aggrapparsi. È come se in una giornata di mare calmo si fosse alzata un onda da tsunami e mi avesse investito. E l’onda dello tsunami non si ferma in spiaggia, continua a distruggere, inghiottire, annientare, demolire fino all’entroterra. Ecco, io sono così dentro. Una terra colpita da uno tsunami: distrutta, annientata, rasa al suolo, vuota. Per questo non ho più scritto niente. Mi sentivo di non poter più scrivere, non riuscivo a connettere con me stessa figuriamoci scrivere per connettersi con altri. Ma ora, è il momento di cominciare a ricostruire. È il momento di abbandonare lo stato di sconforto dopo la distruzione totale e rimboccarsi le maniche.

Ho un sacco di belle avventure da scrivere. Un viaggio di 21 giorni in camper tra Spagna e Francia. 4500km insieme a Elvis e al mio compagno di vita e di avventura. LA RAGAZZA DEL SURFISTA IS BACK IN TOWN!

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